Lavoce.info

Autore: Enrico Di Pasquale Pagina 3 di 8

puglisi Ricercatore della Fondazione Leone Moressa. Esperto di immigrazione e di euro-progettazione. Ha collaborato in diversi progetti sui seguenti temi: integrazione socio-economica, associazionismo, formazione e comunicazione. Dal 2013 collabora alla realizzazione del Rapporto annuale sull’economia dell’immigrazione. Collabora con "Lavoce.info", "Il Mulino", "Neodemos.it".

Imprenditori immigrati: minaccia o opportunità?

Anche nell’anno della pandemia, l’imprenditoria immigrata in Italia ha continuato a crescere e rappresenta ora quasi il 10 per cento del totale. Un’opportunità per tutto il paese, a patto di creare le condizioni per attrarre competenze e talenti.

La crisi si abbatte sugli immigrati

La crisi legata alla pandemia di Covid-19 ha aumentato le diseguaglianze, generando nuove povertà e discriminazioni. Tra i più colpiti ci sono i lavoratori immigrati perché spesso più vulnerabili e in una situazione socio-economica peggiore dei nativi.

Riforma di Dublino: il rischio dell’ennesimo annuncio

Nel piano della Commissione sulla migrazione ci sono solo richiami generici ai principi di solidarietà previsti dai Trattati e alla necessità di potenziare controlli alla frontiera e rimpatri. Ma tutto il sistema europeo d’asilo sarebbe da ripensare.

Accoglienza: l’emergenza continua del sistema italiano

Tra i toni allarmistici di media e alcune forze politiche, gli sbarchi tornano a far notizia. Eppure i numeri sono molto più bassi di quelli di altri periodi. Ma le criticità del sistema di accoglienza non permettono una gestione ordinata del fenomeno.

Diamo a colf e badanti la possibilità di pagare le tasse

Dal lavoro domestico arriva un gettito fiscale e contributivo di 1 miliardo e mezzo. La cifra potrebbe essere molto più alta se si eliminasse l’ampio ricorso al lavoro nero. La sanatoria è stata un primo passo, ma occorrono incentivi per le famiglie.

Immigrazione: anche nei fondi Ue vige la logica emergenziale

Il bilancio europeo 2021-2027 stanzia per l’immigrazione quasi 23 miliardi. Sono fondi destinati soprattutto alla gestione delle frontiere e non all’integrazione. Mentre sarebbe meglio investire nella costruzione di un clima di rispetto reciproco.

Lavoratori immigrati: una vera riforma dopo la sanatoria

La regolarizzazione di colf e lavoratori dell’agricoltura nella fase di emergenza sanitaria è stata una necessità. Ma bisogna tornare a discutere di una riforma strutturale dell’immigrazione, che privilegi ingressi legali e percorsi di inclusione.

Culle piene: la ricetta tedesca

Germania e Italia condividono il primato di paesi più anziani d’Europa. Nel 2015, però, Berlino ha aperto le porte all’ingresso di profughi, spesso giovani. È una precisa scelta politica che dà vantaggi demografici, ma non è esente da problematiche.

Immigrazione, vantaggi e svantaggi di una sanatoria

Si torna a parlare dell’ipotesi di una regolarizzazione degli immigrati senza permesso di soggiorno. Ci sono argomenti a favore e a sfavore. L’importante è che la sanatoria non sia un modo per tamponare il problema senza affrontarne le cause strutturali.

C’è persino chi rifiuta i fondi per l’integrazione

L’Italia spende poco per integrare gli stranieri.  Eppure le risorse dedicate (prevalentemente scuole di italiano e mediazione culturale) servono a costruire un clima di civile convivenza e, per di più,  finanziano servizi e professionalità del territorio.

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