Già nel 2000 chi lavorava nella finanza guadagnava il 60 per cento in più rispetto agli altri. E negli ultimi trenta anni è stata proprio la possibilità di compensi altissimi ad attirare verso questo settore un numero sempre più alto dei più brillanti fra i giovani laureati. Ora la crisi ha messo in evidenza che tutta questa intelligenza non è stata utilizzata in maniera molto produttiva. Speriamo almeno che una situazione così difficile incoraggi i giovani a dedicarsi a campi nei quali il loro talento potrebbe essere più utile alla società.