In un precedente articolo, abbiamo proposto un’architettura per la creazione di un’Agenzia europea del debito (Eda), simulando poi la sua efficacia nel caso in cui fosse stata istituita già nel 2002. In questo contributo analizziamo un caso specifico e i benefici generali dell’Eda.
Autore: Everardo Belloni
Professore aggiunto presso il Politecnico di Milano. Ha ottenuto un master in economia ed è un esperto in solvibilità e liquidità delle istituzioni finanziarie. Ha lavorato per più di 30 anni nel settore finanziario come attuario nei principali gruppi assicurativi europei e come consulente aziendale presso la rete di servizi EY, dove ha ricoperto il ruolo di direttore nel dipartimento dei rischi finanziari.
Se un’Agenzia europea del debito fosse già stata presente nel 2002, si sarebbe probabilmente rivelata uno strumento utile per assorbire il debito europeo e creare un safe asset senza mutualizzazione del debito.