La forza lavoro italiana ha competenze troppo basse per rispondere alle sfide di un sistema produttivo che cambia. Nel frattempo, molti laureati sono sovra-qualificati per le mansioni che svolgono. Spostarsi verso livelli più alti non sarà indolore.
Autore: Fabio Manca
Economista del mercato del lavoro presso l'OCSE nella Direzione per l'Occupazione, il Lavoro e gli Affari Sociali. La sua attività di ricerca si concentra sull'analisi delle cause e conseguenze della mancata corrispondenza fra competenze dei lavoratori e i bisogni del mercato del lavoro. Autore principale di numerose pubblicazioni OCSE, coordina, al momento, la costruzione di una serie di nuovi indicatori per misurare la carenza di competenze in maniera omogenea fra i Paesi OCSE. Ha inoltre lavorato come economista presso la Direzione Generale per la Ricerca (DG-JRC) della Commissione Europea. Ha contribuito allo sviluppo del modello RHOMOLO per lo studio dell'impatto dei fondi di coesione sullo sviluppo delle competenze e del capitale umano nelle regioni Europee. Negli ultimi 10 anni ha pubblicato diversi articoli e saggi in riviste internazionali sul ruolo delle competenze, capitale umano e dell'innovazione.