L’intelligenza artificiale avrà certamente un impatto sulle nostre vite. Peggiorerà le condizioni dei lavoratori e avvantaggerà solo le grandi imprese tecnologiche? Comporterà rischi per la democrazia? Un libro cerca di rispondere a queste domande.
Autore: Fausto Panunzi Pagina 1 di 15
Ha conseguito il PhD presso il Massachusetts Institute of Technology. Attualmente insegna Economia Politica presso l'Università Bocconi. In precedenza ha insegnato presso l'Università di Bologna, l'Università di Pavia, Lecturer all´University College London, Research Fellow presso IDEI (Toulouse ) e IGIER. Le sue aree di interesse scientifico sono la teoria dell'impresa, finanza d'impresa e teoria dei contratti. Redattore de lavoce.info.
In seguito all’invasione russa dell’Ucraina, molte imprese si sono volontariamente unite alle sanzioni decise da alcuni Paesi. Le sanzioni private derivano dal timore che, in caso di inazione, le imprese avrebbero potuto essere penalizzate dai loro stakeholder. Alcuni azionisti, lavoratori e clienti sono disposti a subire un danno economico pur di vedere rispettati i loro valori. Le imprese dovranno tener conto in modo sempre maggiore delle conseguenze politiche delle loro scelte.
Il 29 dicembre è mancato Francesco Daveri, professore universitario, redattore de lavoce.info – di cui è stato coordinatore dal 2014 al 2020 – e grande divulgatore. Il ricordo di un collega e amico.
La nomina di Lina Khan alla presidenza della Ftc potrebbe segnare una svolta nella politica della concorrenza Usa. La neo-presidente ritiene infatti che l’approccio basato sul benessere dei consumatori non colga i pericoli legati alle Big Tech.
Secondo un libro pubblicato recentemente, gli squilibri commerciali sono in realtà causati da una crescente disuguaglianza all’interno di alcuni paesi. Il rimedio non va cercato in dazi e politiche protezionistiche, ma in politiche redistributive più efficaci.
“Profitti privati e perdite pubbliche” come si diceva ai tempi della Fiat? Il prestito garantito richiesto da Fca, in realtà, non sembra necessariamente rientrare in quella logica, purché da questa operazione benefici l’intera filiera produttiva.
Manzoni lo ha già descritto per il pane nei Promessi sposi. Oggi accade per mascherine e disinfettanti. C’è un eccesso di domanda e i prezzi salgono. Ma bloccare i prezzi non è una soluzione. Ci aiuta invece la concorrenza ad aumentare la produzione.
Fino agli anni Duemila molti mercati Usa erano decisamente più concorrenziali di quelli europei. Ora la situazione si è rovesciata. Le cause e gli effetti di questo cambiamento sono analizzate dall’economista Thomas Philippon nel suo ultimo libro.