Dietro al dibattito sulla natura bancaria o di intermediario finanziario della Cassa Depositi e Prestiti Spa, si nasconde la questione del ruolo dello Stato nel finanziamento e nel controllo di imprese industriali di importanza strategica. Se alla nuova Cdp fosse riconosciuto il ruolo di banca, sarebbe sottoposta alle regole della Banca d’Italia sulla separazione tra istituti bancari e imprese. La grande urgenza e poca trasparenza del provvedimento si spiega dunque con l’obiettivo di costituire una holding controllata dal Tesoro, che detenga le partecipazioni strategiche.
Autore: Federico Maria Mucciarelli

Federico M. Mucciarelli è professore ordinario di diritto commerciale nell’Università di Modena e Reggio Emilia. Si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Bologna (1996), ha conseguito un LL.M. presso l’Università di Heidelberg (2001) e un dottorato di ricerca presso l’Università di Brescia (2003). È stato, reader presso la Soas, University of London (2012 – 2018), Global Fellow di NYU (2010 – 2011), assegnista di ricerca e poi ricercatore presso la Facoltà di Economia dell’Università di Bologna (2003 – 2007) e docente a contratto presso l’Università di Trento (2004 / 2005 – 2005 / 2006). Inoltre, ha lavorato per la Banca d’Italia, Shearman & Sterling LLP e la Camera dei Deputati. Suoi principali temi di ricerca sono le offerte pubbliche d’acquisto, il diritto delle società di capitali e il diritto internazionale societario e fallimentare.