Una vittoria di Kerry potrebbe modificare la politica estera degli Stati Uniti. Il suo elettorato infatti è molto più disponibile di quello di Bush al ritorno a una politica multilaterale. Ma anche un secondo mandato repubblicano sarebbe meno radicale, dopo la delusione irachena e l’isolamento diplomatico americano. Un riavvicinamento tra le due sponde dell’Atlantico è necessario, dal momento che il mondo non può fare a meno dell’America, e l’America da sola, come dimostra l’Iraq, non può cambiare il mondo.