Tutti o quasi, in Italia, si professano fautori della liberalizzazione del sistema economico: esponenti politici o semplici osservatori. Ma nessuna riforma strutturale è stata fatta. Nel frattempo, il nostro paese precipita nelle classifiche mondiali di libertà economica.
Autore: Filippo Gregorini
Attualmente professore a contratto di Microeconomia presso l’Università di Milano-Bicocca, già consulente del World Trade Organization (Ginevra) e assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Economia Politica dell’Università di Milano-Bicocca.
Il finanziamento dei partiti da parte di privati rappresenta una minaccia per il processo democratico? I dati sugli Stati Uniti mostrano che i gruppi d’interesse tendono a finanziare le campagne elettorali per motivi ideologici o per influenzare le politiche dei candidati. Più sono trasparenti le informazioni sui finanziamenti privati, maggiore sarà il costo di “comprare” le politiche. E il finanziamento privato può rivelare informazioni sulle capacità dei candidati che quello pubblico per sua natura non può dare.