I dati mostrano che gli immigrati di seconda generazione tendono a essere più giovani e meno istruiti rispetto alle prime generazioni e ai figli di genitori nativi. È un elemento che spiega perché svolgano lavori peggiori, ma non perché siano meno occupati.
Autore: Gabriele Cugini
Assistente di ricerca presso l'Osservatorio Migrazioni del Centro Studi Luca d'Agliano e della Fondazione Collegio Carlo Alberto. Ha conseguito la laurea magistrale in Economics and Political Science presso l'Università degli Studi di Milano. I suoi interessi di ricerca includono l'economia delle migrazioni, l'economia dell’ambiente, l'economia politica.