L’iniziativa di un consorzio di banche permette di confrontare i costi dei conti correnti. Senz’altro un vantaggio per i consumatori. Ma rendere pubblici i prezzi offerti può aiutare le imprese a verificare il rispetto di eventuali accordi collusivi, consentendo immediate ritorsioni verso chi pratichi sconti rispetto al prezzo di cartello. E dunque questa “operazione trasparenza” potrebbe finire con il favorire la collusione invece di stimolare la concorrenza. Soprattutto nel caso delle banche italiane, che non si sono certo distinte per attitudine a competere.