Il decreto legge sulle semplificazioni manca di un disegno complessivo chiaro, coerente e completo. Le materie regolate sono troppe e le misure di semplificazione si mescolano con quelle di emergenza. Cambia il procedimento, ma non l’organizzazione.
Autore: Giulio Vesperini
Professore ordinario di diritto amministrativo presso l’Università della Tuscia di Viterbo, di cui è stato delegato del Rettore e direttore del Dipartimento di studi linguistico-letterari, storico-filosofici e giuridici (2013-2019). È componente del comitato scientifico del Giornale di diritto amministrativo e del comitato di direzione della Rivista trimestrale di diritto pubblico.
Ha fondato l’Osservatorio AIR, di cui è stato Presidente e Presidente del relativo comitato scientifico.
È membro del comitato scientifico della “Delivery Unit nazionale per la semplificazione” del Dipartimento della funzione pubblica-Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ha ricoperto ulteriori incarichi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Consob e la Corte di Cassazione.
È autore di diverse monografie, tra le quali Il vincolo europeo sui diritti amministrativi nazionali, (Giuffrè, 2011). Ha curato l’edizione di numerosi volumi ed è autore di oltre cento articoli e saggi su riviste riguardanti, tra gli altri, i temi del procedimento e della sua semplificazione, dei poteri locali e regionali, delle imprese pubbliche, delle privatizzazioni, della scienza del diritto amministrativo e del diritto amministrativo europeo.