Contrariamente a quanto si crede, i numeri dicono che il calcio è uno dei settori più fiorenti e a più rapida crescita negli ultimi anni. Mai caratterizzato da sane gestioni, è anche un settore che affronta una profonda trasformazione. Ma proprio lavvento della pay-per-view evidenzia il vero problema: lo squilibrio competitivo fra squadre di grosso richiamo e piccoli club, come dimostrano le vicende dellestate scorsa sui diritti televisivi. Tutto il resto è normale legge del mercato: alcune aziende sopravvivono e si rafforzano, mentre altre falliscono e scompaiono.
Autore: Guido Ascari
Guido Ascari è Professore di Economia all'Università di Oxford e Fellow del Somerville College. Ha conseguito il PhD in Economics presso la University of Warwick, ed è stato direttore del Dipartimento di Economia Politica e Metodi Quantitativi presso l’Università di Pavia. I suoi principali campi di ricerca scientifica sono la Macroeconomia e l’Economia Monetaria. È stato visiting Professor presso varie Università straniere e banche centrali (Federal Reserve Bank of New York, Banque de France, Bundesbank).
Delegare la politica monetaria alle banche centrali si è dimostrata una scelta giusta, contro linflazione, per esempio. Perché non fare altrettanto con la politica fiscale? Unautorità indipendente potrebbe garantire il rispetto dei vincoli di stabilità nel medio-lungo periodo, ma anche la possibilità di realizzare manovre fiscali in funzione anticiclica senza perdere di credibilità. Al parlamento resterebbe comunque la definizione degli obiettivi di fondo da perseguire.