L’Italia è uno dei pochi paesi a offrire ampie informazioni sull’utilizzo di derivati. Gli effetti delle operazioni sui conti pubblici sono stati relativamente contenuti. E i costi derivano per lo più dal mancato aumento dei tassi di interesse.
Autore: Ilaria De Angelis
Lavora nella Divisione Finanza pubblica della Banca d'Italia. Si è laureata in Scienze Economiche presso l’Università di Siena. Ha poi conseguito il Master in Economics presso il Collegio Carlo Alberto di Torino e il Ph.D. in Economics presso l’Università di Bologna. I suoi principali interessi di ricerca riguardano gli effetti delle politiche di bilancio e la sostenibilità del debito pubblico.