In questa storia, lo zampino del demonio
genuflettersi a Parigi e poi a Gemonio;
o invece chi non vuol romper sul serio
tratta sbuffando seduto in via Bellerio?
Potemkin
Il desk de lavoce.info è composto da ragazzi e ragazze che si occupano della gestione operativa del sito internet e dei social network e delle attività redazionali e di assistenza alla ricerca. Inoltre, sono curati dal desk il podcast e le rubriche del fact checking, de "La parola ai grafici" e de "La parola ai numeri".
In questa storia, lo zampino del demonio
genuflettersi a Parigi e poi a Gemonio;
o invece chi non vuol romper sul serio
tratta sbuffando seduto in via Bellerio?
Potemkin
Vorremmo ringraziare il Presidente del Consiglio, e vorremmo farlo per due ragioni. Perché in effetti avevamo notato qualche collega di fede rossonera segnarsi con gesti scaramantici e virare nell’umore. Ora sono tutti più sereni. E vorremmo farlo perchè ha la sensibilità di dedicare anche a questi piccoli, ma significativi dettagli parte del suo prezioso tempo. Ora, chiarito l’equivoco e rasserenati gli animi, Presidente, per favore, torni al lavoro.
p.s. vorremmo anche segnalare al Presidente che il sito del Governo è stato probabilmente attaccato da un nuovo e malizoso virus, noto come conflictofinterest. Ha la particolarità di prendere gli annunci postati sul sito del Milan e dirottarli su quello del Governo.
Assieme alla dichiarazione Irpef è tornato il 5 per mille. È la terza volta, dal 2009, che lAssociazione La Voce compare nellelenco degli enti a cui si può volontariamente destinare il 5 per mille della propria Irpef.
IL 5 PER MILLE DEL 2009
Si sa che il 5 per mille va in larga parte a una ristretta cerchia di beneficiari grandi e famosi. Dai dati disponibili, del 2009, emerge che, nel settore dove è inclusa anche l’Associazione La Voce, nove enti ricevono, ciascuno, il 5 per mille dellIrpef di più di 100 mila contribuenti e che 24 enti ricevono importi che vanno da 1 milione a 10 milioni di euro.
Vi è però anche grande frammentazione: gli enti che si contendono il 5 per mille sono complessivamente più di 40 mila, di cui più di 28 mila nello stesso settore dell’Associazione La Voce. Qui, l80 per cento circa dei beneficiari è stato scelto da non più di 250 contribuenti e il 45 per cento da non più di cinquanta. Guardando agli importi ricevuti dagli enti, l85 per cento per cento non supera i 10 mila euro e il 72 per cento riceve non più di 5 mila euro.
LAssociazione La Voce non è certo tra i pochi grandi enti che ricevono milioni, ma i risultati del primo anno sono incoraggianti. Ci hanno dato il 5 per mille della loro Irpef 375 contribuenti (grazie!), per un importo totale di più 26 mila euro. È una somma importante, sia nella distribuzione del 5 per mille, sia per il nostro bilancio. Assieme ai fondamentali contributi dei lettori, ci consente di continuare a vivere.
Noi de lavoce.info possiamo fare di più, anche per migliorare la qualità degli interventi e offrire nuovi servizi. Occorre però che un numero crescente di lettori, di collaboratori, di nostri amici e parenti si ricordi, pagando lIrpef, di questo numero di codice fiscale: 97320670157.
Tempo fa, lavorando sui dati delle forze lavoro Istat, mi sono imbattuto in uno strano file pdf prodotto dallIstituto. Pensando si trattasse di un errore avevo chiuso il file.
Ieri, lho rivisto. Sperando fortemente di sbagliarmi, ho fatto una breve ricerca nella documentazione Istat sulle forze lavoro. Purtroppo, non mi sbagliavo: negli ultimi due anni qualcuno dellIstituto statistico ha scritto e pubblicato documenti come questo, allegandolo alla documentazione ufficiale dei dati sulle forze lavoro:
Questo file è appositamente vuoto. Tutte le informazioni relative allindagine sono descritte nel file Nota metodologica e negli altri allegati.
A volte lIstat ci lascia senza parole
Lucy la Franca
LIstat ha pubblicato il dato del Pil 2010: +1,2 per cento rispetto al 2009. Nelle stime preliminari del Pil, pubblicate il 15 febbraio, lIstat registrava una crescita del 1,1 per cento rispetto al 2009, anno in cui il Pil italiano era sceso del 5,0 per cento sul 2008.
Si tratta di una revisione al rialzo di uno 0,1 per cento? Non proprio. LIstat ha semplicemente rivisto il dato dellanno precedente. Il Pil del 2009 è sceso, sul 2008 non del 5 per cento, ma del 5,2 per cento. Lo stesso livello di Pil del 2010 si applica dunque a un più basso livello del Pil 2009. Per questo la crescita risulta maggiore.
Ricordiamo che in tempi di grandi crisi è fondamentale tenere come riferimento i livelli a cui eravamo prima della recessione: il nostro Pil è ancora dello 5,2 per cento più basso rispetto al primo trimestre 2008.
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