Il candidato Sarkozy aveva un programma di riforme finalizzate ad accrescere la flessibilità dell’economia francese, aumentarne il potenziale di sviluppo nel medio termine e avviare le finanze pubbliche sul cammino di una crescita sostenibile. Due anni dopo, gli obiettivi si sono ridimensionati e i costi sono molto più alti. Così, il bilancio è deludente: sforzo di rilancio minimo durante la crisi, riforme modeste e un debito pubblico che registra un aumento senza precedenti. Un’eredità pesante per i prossimi anni, anche perché alzare ancora le tasse non sarà semplice.