La “traiettoria tecnica” di aggiustamento indicata a ciascun paese dalla Commissione europea si basa sull’analisi di sostenibilità del debito. È la novità principale della proposta di riforma del Patto di Stabilità, ma ne determina anche la fragilità e la rischiosità.
Autore: Lorenzo Bini Smaghi
PhD presso l'Università di Chicago. Dal 1983 al 1994 ha lavorato al Centro studi della Banca d'Italia
Nel 1998 è capo della Divisione analisi e pianificazione dell'Istituto monetario europeo e dal 1998 al 2005 ricopre l'incarico di dirigente generale della Direzione rapporti finanziari internazionali del Ministero dell'Economia e delle Finanze.
È membro dell'advisory board del Paolo Baffi Centre on Central Banking and Financial Regulation dell'Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano.
Dal giugno 2005 al novembre 2011 è stato membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea.
Da gennaio 2012 è visiting scholar ad Harvard. Dall'ottobre 2012 è presidente di Snam Rete Gas.
Chi si oppone alla moneta unica contesta la mancanza di sovranità rispetto alle politiche monetarie ed economiche. Ciò che spesso non viene considerato è che la sovranità è un falso mito e che queste politiche sarebbero efficaci solo a determinate condizioni.
Le misure di austerità sono controproducenti. Provocano effetti recessivi che, almeno nel breve periodo, fanno crescere il debito pubblico. Ma i politici europei continuano a insistere con queste politiche. Per stupidità o per una mancanza di alternative dovuta al rinvio delle riforme strutturali?
Lorenzo Bini Smaghi commenta la politica monetaria della Bce
Di Lorenzo Bini Smaghi
il 15/09/2019
in Commenti e repliche
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