In Italia gli amministratori delle società quotate sono eletti con il voto di lista, un sistema unico al mondo. Che offre rappresentanza alle minoranze, ma comporta chiare disfunzioni. Migliorarlo è possibile, bastano pochi interventi decisi. Ecco alcune proposte che responsabilizzano il Cda.
Autore: Lorenzo Caprio
Lorenzo Caprio è professore ordinario di Finanza Aziendale
presso l'Università Cattolica di Milano
La nuova normativa fallimentare solleva due questioni rilevanti. Il testo approvato sembra indicare che il mantenimento del complesso aziendale è sempre preferibile, anche quando da una sua liquidazione si ricaverebbe di più. Non si rispetta così un elementare principio di efficienza economica. E si protrae artificiosamente la vita di imprese che non sono in grado di remunerare a condizioni di mercato il capitale impiegato. Quanto al comitato dei creditori, finirà probabilmente per esercitare un ruolo solo nei dissesti di maggiori proporzioni.