La possibilità di considerare i comportamenti passati delle imprese nelle scelte di aggiudicazione di gare pubbliche apre molte opportunità. Ma innesca anche diversi problemi. E non è ancora chiaro come verranno affrontati nell’ordinamento italiano.
Autore: Lorenzo Castellani
Nel 2016 ha conseguito il PhD in Political Science presso IMT Lucca con una tesi sul processo di managerializzazione della pubblica amministrazione del Regno Unito. E’ stato research associate presso il King’s College di Londra nel 2014/2015 e International Visiting Research Fellow presso la Open University nel 2016. Da dicembre 2016 è Postdoc Research Fellow presso l’Einaudi Institute for Economics and Finance.
La direttiva europea del 2014 sugli appalti pubblici ha introdotto la possibilità di utilizzare i comportamenti passati delle imprese nelle decisioni di scelta dei contraenti privati. In che modo gli stati recepiscono la novità nei loro ordinamenti?