Scadute moratorie e misure di sostegno, le banche europee dovranno presumibilmente affrontare un’ondata di crediti deteriorati. Mercati secondari del credito faciliterebbero la risoluzione delle crisi bancarie, come prevede la direttiva Brrd.
Autore: Loriana Pelizzon
Loriana Pelizzon è Professoressa Ordinaria di Politica Economica presso l'Università Ca' Foscari di Venezia e di Diritto e Finanza presso il
Leibniz Institute SAFE dell'Università Goethe di Francoforte, dove è anche direttrice del Systemic Risk Lab. È autrice di numerosi articoli pubblicati sulle principali riviste di finanza a livello internazionale e ha vinto numerosi premi sia per la ricerca che per l’insegnamento. È coinvolta in diversi progetti Europei, è stata coordinatrice dell'Ente di dottorato dell'EFA e membro del comitato esecutivo. Fa parte del gruppo
di esperti indipendenti dell'UE nel settore dell'Unione bancaria ed è esperta per la commissione UE in materia di moneta digitale e della tecnologia blockchain. Dal 2018 è membro del Advisory Scientific Commitee dell’European Systemic Risk Board.
La crisi sanitaria può trasformarsi in una recessione globale e minare la stabilità finanziaria. Serve una immediata risposta europea, con la costruzione di sistema di assicurazione comune e reciproca, che aiuti le imprese a superare il momento critico.
La crisi ha chiaramente messo in luce quanto fossero inadeguati i meccanismi di mercato e di corporate governance a tutti i livelli di retribuzione delle performance degli addetti del sistema finanziario. E’ perciò necessario cambiare le regole. Il monte bonus va fissato in modo trasparente e vanno stabiliti limiti quantitativi al totale. Gli azionisti dovrebbero adottare modalità per premiare i risultai basate non solo sui profitti attesi, di breve o di lungo periodo, ma anche su accurate valutazioni dei rischi.
Per rifondare il sistema finanziario si dovrà riconsiderare in modo congiunto e coordinato il sistema di regolamentazione, il ruolo delle agenzie di rating e la scelta della struttura monetaria da adottare. La dichiarazione finale del G-20 suggerisce che le regole internazionali devono assicurare la possibilità di adeguarsi rapidamente all’evoluzione e all’innovazione dei mercati e dei prodotti finanziari.
Le banche centrali nazionali dovrebbero modificare le regole concedendo garanzia diretta alla controparte che offre liquidità sull’interbancario. La strumentazione tecnica per farlo esiste e la proposta è coerente con le linee di intervento governative e dell’eurosistema. Due i vantaggi. La normalizzazione del mercato interbancario ridurrebbe la necessità di interventi statali. E diminuirebbe la riluttanza delle banche a ricorrere agli strumenti eccezionali di ricapitalizzazione perché si attenuerebbero i timori negativi sulla liquidità dell’annuncio di intervento.