Le necessarie misure di contrasto al cambiamento climatico incideranno sulla spesa delle famiglie. Per evitare un aumento dei casi di povertà energetica servono precise azioni di compensazione per i nuclei più fragili. Come suggerisce l’Oipe.
Autore: Luciano Lavecchia
Luciano Lavecchia è economista presso il Nucleo cambiamenti climatici e sostenibilità della Banca d’Italia. Dal 2015 al 2018 è stato distaccato presso la Segreteria Tecnica del Ministro dello Sviluppo Economico. Fellow dell’Istituto Bruno Leoni e membro e co-fondatore dell’Osservatorio Italiano sulla povertà energetica (OIPE), si occupa di energia, povertà energetica e di sustainable data gap. Laurea in Economics and Social Sciences presso l'Università Bocconi di Milano e Dottorato in Analisi economiche presso l'Università degli Studi di Palermo.
In alcuni casi i notai sono obbligati a prestare gratuitamente la propria attività. Ma la norma non sembra dare i risultati sperati. Meglio dunque limitare l’area di esclusiva alle funzioni per le quali è certa l’esistenza di un beneficio sociale.
La necessità di tutelare le famiglie in condizioni di povertà energetica è stata sottolineata anche dalla Commissione europea. Ma bisogna misurare in modo chiaro l’estensione del fenomeno per capire quali siano le migliori strategie per contrastarlo.