Nel garantire liquidità agli operatori colpiti dalla crisi, il sistema bancario ha un ruolo ancor più centrale. Restano però immutate alcune norme che allungano le procedure. Così come non tutti gli istituti sono pronti a rispondere alle nuove richieste.
Autore: Luke Jonathan Brucato
In Prelios da ottobre 2016 dove ricopre il ruolo di Sales & Markets Director. Dal 2006 al 2016 ha ricoperto il ruolo di Marketing & Business Development Manager in CRIF, dove ha coordinato le attività di sviluppo di servizi immobiliari per il settore bancario italiano ed internazionale. Dal 2014 è membro della REV Recognition Committee di TEGoVA (The European Group of Valuers’ Associations). Ha scritto i capitoli sulla valutazione immobiliare come strumento di mitigazione del rischio nelle pubblicazioni edite da McGraw Hill “La Gestione dei Rischi Durante la Crisi: Lesson Learnt” maggio 2013 e “L’evoluzione dell’Asset Management Durante la Crisi: Lesson Learnt” novembre 2014.
Con l’epidemia di Covid-19, la recessione è alle porte. Ci saranno contraccolpi anche per il settore bancario. Sarebbe forse il momento di abbinare alla pressione regolamentare una visione più ampia, che dia maggiore flessibilità alle banche.
Nuove direttive dei regolatori e obiettivi di rischio e redditività spingono le banche a migliorare il processo di valutazione degli immobili, grazie anche alla tecnologia. Mentre cresce l’attenzione sugli effetti dei cambiamenti climatici.
Il mercato bancario si fa sempre più competitivo. Uno strumento chiave può essere il mutuo ipotecario. Può consentire di fidelizzare i clienti, ma anche di attrarne di nuovi di livello elevato, a cui proporre prodotti e servizi a più alto valore aggiunto.