Gli impieghi atipici non hanno ridotto la disoccupazione, hanno solo aumentato la flessibilità e la precarietà. La crisi poi ha rallentato i processi fisiologici di trasformazione dei contratti atipici in tipici, mentre sono significativi gli incrementi dei flussi dall’atipicità verso la disoccupazione. La riforma Fornero vuole contrastare il lavoro autonomo falso e aumentare il costo della flessibilità in entrata. Ma in ogni caso i prossimi governi dovranno fare precise scelte a favore dei giovani e dei più marginali perché il lavoro “cattivo” non aiuta la crescita.
Autore: Manuel Marocco
Manuel Marocco è ricercatore senior (ricercatore di primo livello) presso l’Inapp e responsabile del gruppo di ricerca “Regolazione del lavoro, relazioni industriali e innovazione tecnologica”. È dottore di ricerca in Diritto delle relazioni di lavoro e suoi principali temi di studio sono le politiche del lavoro, le relazioni industriali e il lavoro atipico.