Tocca ora al Portogallo soffrire una crisi del debito sovrano che sembra inevitabilmente condurre verso un nuovo bail-out. Ma la cattiva gestione della finanza pubblica non è l’unico problema. Negli ultimi dieci anni il paese ha infatti registrato una crescita assai debole e un forte aumento del debito privato: in termini lordi è quasi quattro volte il Pil e cinque volte la dimensione del debito pubblico. Senza dimenticare i deficit delle partite correnti. Necessarie quindi riforme per recuperare competitività ed efficienza. Per ora, nessun rischio contagio.
Insegna Economia Internazionale e Economia dei Mercati Emergenti presso la Facoltà di Economia nell’Università Cattolica di Milano, ove dirige il Laboratorio di Analisi Monetaria. Ha anche insegnato presso l’Università Cattolica di Piacenza, l’Università di Bergamo e l’Università di Milano-Bicocca. Svolge attività di ricerca sul processo di integrazione economico-monetaria in Europa e sul ruolo delle economie emergenti nell’attuale processo di globalizzazione. E’ laureato presso l’Università Cattolica di Milano e ha conseguito un M.A. in International and Development Economics presso la Yale University e il Dottorato di Ricerca in Scienze Economiche presso il Consorzio delle Università di Milano.