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Autore: Maria Laura Di Tommaso Pagina 1 di 2

Di Tommaso E’ Professoressa Ordinaria in Economia Politica presso il Dipartimento di Economia e Statistica “Cognetti de Martiis” dell’Università di Torino. E’ Fellow del Collegio Carlo Alberto, e Associate Researcher del Frisch Center for Economic Research a Oslo. In precedenza ha lavorato come College Lecturer in Economia presso il Robinson College e Research Associate nel Department of Applied Economics dell’Università di Cambridge. I suoi principali interessi di ricerca sono nel campo dell’economia di genere e femminista. I progetti di ricerca attuali includono le differenze di genere nell’istruzione e in particolare nello studio della matematica e delle scienze in Italia (progetto MathGenderGap), le conseguenze del COVID-19 sulle disuguaglianze educative, la valutazione di incentivi economici per l’integrazione dei migranti in Norvegia.

Si comincia presto: piccoli bulli nelle classi

Gli atti di bullismo a scuola sembrano oggi riguardare soprattutto la fascia d’età 11-13 anni. Nella composizione delle classi va data più attenzione all’equilibrio tra i generi perché il fenomeno aumenta quando in classe ci sono prevalentemente maschi.

Abuso economico, una violenza di genere

La violenza contro le donne assume diverse forme e ha sempre costi elevati. La violenza economica è un modello deliberato di controllo sulla capacità della partner di acquisire, utilizzare e mantenere risorse economiche. Quali strumenti utilizzare per contrastarla.

Aborto, un diritto negato

In Italia l’aborto è un diritto riconosciuto dalla legge. Ma l’obiezione di coscienza e più in generale l’atteggiamento dei medici rendono l’accesso alla procedura inutilmente lungo, complicato e traumatico per le donne.

La scuola superiore è una scelta di genere

La scelta della scuola superiore può condizionare percorsi di studi e vita lavorativa. È quindi un problema se i ragazzi tendono a preferire gli indirizzi scientifici e le ragazze quelli umanistici. Anche perché non c’entrano i risultati in matematica.

Quanto è difficile imparare se la scuola è in lockdown

La chiusura delle scuole dovuta alla pandemia ha avuto forti ripercussioni sugli apprendimenti degli alunni. Un primo studio per l’Italia mostra che ne fanno le spese i bambine e le bambine più bravi quando sono figli di genitori non laureati.

La matematica che piace alle bambine*

Le bambine ottengono punteggi più bassi dei maschi nei test di matematica. In Italia il divario è particolarmente elevato. Lo si può ridurre attraverso metodologie didattiche di apprendimento attivo e cooperativo, come mostrano i risultati di uno studio.

Perché la nomina di una rettrice fa ancora notizia

All’inizio della carriera accademica, in tutte le discipline le percentuali di ricercatori e ricercatrici sono simili. Ma nei passaggi successivi gli uomini prevalgono. Eppure, la diversità di genere è importante. E non solo per ragioni di equità.

Con la scusa del Covid-19 si nega il diritto all’aborto

Con la crisi sanitaria dovuta al Covid-19 sono diminuite le interruzioni volontarie di gravidanza. Il divieto di spostamento unito all’alto numero di medici obiettori impedisce alle donne di ricorrere all’aborto legale. Così cresceranno quelli clandestini.

Violenza domestica: quelle donne vittime del lockdown

In tutte le situazioni di crisi la violenza domestica aumenta. Oggi c’è l’aggravante dell’isolamento, con vittima e assalitore chiusi nella stessa casa. Ecco perché diminuiscono drasticamente le richieste di aiuto. Gli effetti si faranno sentire a lungo.

Matematica, dove si fanno i conti delle differenze di genere

Lo stereotipo che le ragazze siano meno brave dei maschi in matematica ha profonde conseguenze sui percorsi di studio e di lavoro delle donne. Non è la sola causa delle differenze di genere nel mercato del lavoro, ma è un atteggiamento da contrastare.

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