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Autore: Massimo Greco Pagina 1 di 3

puglisi Laureato in Scienze Politiche presso l’Università di Palermo, ha seguito un corso di perfezionamento in Polizia Giudiziaria e conseguito un Master di II° livello in Politiche del Terzo Settore. Cultore di politiche pubbliche e di diritto pubblico italiano e comparato, ha un dottorato di ricerca in Sociologia dell’Innovazione conseguito presso l’Università Kore di Enna nel 2016. È giornalista pubblicista e collabora con diversi quotidiani online. Saggista e autore di articoli di diritto costituzionale, amministrativo, tributario, dei servizi pubblici e delle autonomie locali, pubblicati in riviste specializzate. Funzionario direttivo dell’Amministrazione Regionale Siciliana dal 1991, è attualmente in servizio presso la Soprintendenza ai Beni Culturali di Enna. Formatore interno dell’Amministrazione regionale dal 2012, è stato consigliere provinciale e presidente del Consiglio provinciale di Enna dal 1994 al 2013.

Chi ha “maggiore autonomia” tra regioni speciali e regioni differenziate?

La possibilità per le regioni a statuto speciale di ottenere più autonomia attraverso una legge ordinaria è tra i punti della legge Calderoli bocciati dalla Consulta. Ma si crea così una differenza di status con quelle ad autonomia differenziata.

Cattive abitudini: i contributi “blindati” decisi dal Parlamento siciliano

Attraverso un particolare meccanismo legislativo, l’Assemblea regionale siciliana si appropria di un potere riservato all’esecutivo: la scelta degli enti a cui destinare contributi senza indicarne i criteri. Potrebbe rivelarsi una pratica incostituzionale.

L’impresentabilità, nuovo limite al diritto di elettorato passivo?

Il diritto di elettorato passivo di ogni cittadino è garantito dalla Costituzione. Per rispondere in modo equilibrato alle istanze di moralizzazione va attuato l’articolo 49 della Costituzione, senza affidarsi alla categoria di “impresentabile”.

Ritorno delle province: il governo strizza l’occhio alla Regione siciliana

L’Assemblea regionale siciliana si accinge ad approvare la norma che introduce l’elezione diretta degli organi di governo degli enti intermedi. L’esecutivo nazionale non sembra intenzionato a ostacolarla. Ma si apre una questione di costituzionalità.

C’era una volta l’abuso d’ufficio

Il governo ha approvato un disegno di legge che abroga il reato di abuso di ufficio. Lo si giustifica con la “paura della firma” dei funzionari pubblici. Ma quali saranno le ricadute sul rispetto di principi costituzionali da parte dei dipendenti della Pa?

Fotovoltaico e terreni agricoli: gli interessi in campo

L’esigenza di accelerare la diffusione degli impianti da fonti di energia rinnovabili può scontrarsi con la tutela di paesaggio e terreni agricoli. Ma a chi spetta la decisione? Le dichiarazioni del governatore della Sicilia ripropongono l’interrogativo.

Nelle province ritorna l’elezione diretta, ma non in Sicilia

Tutte le regioni sono in fermento per l’annunciata controriforma delle province. I disegni di legge presentati mirano a reintrodurre l’elezione diretta degli organi di governo di questi enti intermedi. Ma non sarà così dappertutto.

Ischia: tre condoni edilizi. Più uno

La tragedia di Ischia ha riacceso la polemica sui condoni edilizi. Da sempre contestati dagli ambientalisti, sono ancor più sotto accusa oggi, in tempo di cambiamenti climatici. Cosa prevede la speciale sanatoria per i comuni dell’isola del 2018.

Quali elezioni per le province risorte

Buona parte del mondo politico si dice pronta a ridare ossigeno alle vecchie province. Sarebbero necessarie per colmare il vuoto istituzionale che si è creato dopo il loro depotenziamento dovuto alla riforma del 2015. Ma come eleggere i rappresentanti?

A volte ritornano: le province

Dopo il fallimento del referendum costituzionale, le province sono rimaste nell’articolo 114 della Costituzione quali enti costitutivi della Repubblica. È il dato di fatto che anima le iniziative legislative mirate al loro ripristino in tutto il paese.

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