La legge di stabilità 2019 prevede nuove assunzioni e risorse economiche per l’Ispettorato nazionale del lavoro. È un primo passo, ma c’è ancora molto da lavorare se si vuol far decollare il progetto di una efficace vigilanza sul mercato del lavoro.
Autore: Matteo Ariano
Si laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Foggia, dove conseguirà una seconda laurea in Operatore Giuridico della Pubblica Amministrazione. Dopo aver vinto il concorso da ispettore del lavoro, svolge tale attività presso la sede di Venezia a partire dal 2006. Nel 2011 si trasferisce a Roma per svolgere controlli sul Fondo Sociale Europeo per conto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. A partire dal 2016 viene scelto dalla Funzione Pubblica Cgil come coordinatore nazionale prima del neonato Ispettorato Nazionale del Lavoro e poi anche dell’Inps.
Ha pubblicato diversi articoli sull’attività ispettiva e sull’agenzia unica ispettiva sul “Bollettino Adapt” e su altre riviste telematiche.