La vicenda rifiuti in Campania ha vari aspetti, tecnologici ed economici. Il settore rappresenta una delle maggiori aree d’affari e di occupazione del Mezzogiorno. Se gli oneri per il funzionamento degli impianti dovessero risultare troppo alti e non bilanciati dai crediti ancora in via di definizione, la società che nel 2000 se ne è aggiudicata la lavorazione potrebbe farsi indietro. Si potrebbero allora impiegare gli operatori dei Consorzi di bacino, istituiti per la mai decollata raccolta differenziata. In un difficile equilibrio da cercarsi tra Napoli e Roma.
Autore: Mauro Staiano
Lemergenza rifiuti in Campania ha una importante dimensione economica. Oltre a nutrirsi di due visioni inconciliabili del problema. Da una parte, quella del commissariato Bassolino che promuoveva una presenza massiccia del sistema pubblico. Dallaltra, quella della giunta precedente che aveva previsto e disegnato una delega più libera al sistema privato. Al centro di tutto, il notevole volume daffari che ruota intorno allo smaltimento e al riutilizzo. Ora, la questione è nelle mani di un nuovo commissario, dai poteri eccezionali.