E si è concluso il Gennaio bisesto, Era iniziato con vera sorpresa Nato e cresciuto in quel di Collecchio E invece no, sorriso curiale Il giro stretto, compagni di banco Noi sian cresciuti vedendo Totò, Ormai non bastan le cose nostrane I vecchi amici e i figli in carriera, E nel bel mezzo di questo marasma Finchè si scopre che per oltre un mese Quando ritorna il suo look balza all’occhio Però lo spirito è sempre gagliardo, Mio presidente, da oggi stia attento
denso di drammi e di qualche storiella,
spero non dica di un anno funesto
per un Paese che gira in stampella
Quando si è vista la doppia natura
Uomo del Nord, uomo di Chiesa
Il pio Calisto, una vera sventura
grassa pianura che suda ricchezza
Ogni mattina il latte nel secchio
Sveglia alle cinque, nessuna stranezza
La voce bassa, quel modo di fare
Forse all’inizio era qualche cambiale
Poi la valanga che non sai più fermare
Con cui è cresciuto e ha iniziato gli affari
E poi anche i figli, a coprire ogni ammanco
Grande finanza, veri magliari
il Colosseo venduto al turista
ma non pensavo giungessimo a ciò
tutti gabbati da un illusionista
Meglio lo scanner che la scolorina
Conti un po’ a Parma e un po’ alle Caimane
Fiumi di bonds a celar la rovina
i luoghi esotici e il club di pallone,
Che confusione, in questa bufera
parliam di latte o di televisione?
Giunge un silenzio di la dal mare
Il Presidente diventa un fantasma
Solo in pochissimi lo vanno a trovare
Mentre noi siamo in braghe di tela
Lui si riposa sereno e cortese
Corse, ginnastica, verdure e una mela
L’hanno rifatto, pelle di raso
Ma c’è un problema, novello Pinocchio
Sembra gli sia cresciuto un po’ il naso.
tutto va bene, vi veglierò io.
Parlando a braccio il suo vecchio bardo
confonde Silvio con il buon Dio.
Ci dica il vero, consulti gli appunti,
Io non vorrei che a un certo momento
Il naso si allunghi e le cedano i punti.
Autore: Michele Polo
Ha svolto i suoi studi presso l'Università Bocconi e la London School of Economics. E' professore Ordinario di Economia Politica presso l'Università Bocconi. Ha trascorso periodi di ricerca a Lovanio, Barcellona, Londra e Tolosa. I suoi interessi di ricerca riguardano l'economia e la politica industriale, l'antitrust e la regolamentazione. Redattore de lavoce.info.
I crimini commessi da organizzazioni richiedono il coinvolgimento di più persone. È un elemento di debolezza che può essere sfruttato per perseguire i comportamenti illeciti. Come insegna lesperienza delle autorità antitrust, gli sconti nelle sanzioni o i premi per chi denuncia lattività illegale non devono sostituirsi alle indagini. Si rivelano infatti incentivi più efficaci se linchiesta è già avviata. Ed è cruciale sviluppare la capacità di verifica sulle rivelazioni. Indispensabile, poi, una cultura della legalità, per affiancare alla sanzione della legge quella sociale. Riproponiamo per i lettori de lavoce anche gli interventi di Vincenzo Ferrante, Vincenzo Perrone e Luigi Zingales sull’opportunità di premiare chi denuncia illeciti.
Buon Natale Cavaliere
Che tempi cupi, mio buon Cavaliere
Con Costacurta che zappa le zolle
L’Unione ferma alle cento bandiere
E poi lo sgarro che giunge dal Colle
Sono sicuro che nella sua testa
In questo mese aveva pensato
Ad un tripudio, L’Italia s’è desta
E Lei già pronto per il settennato
Fatta l’Europa firmandola a Roma
Presa la Coppa più grande del mondo
Un po’ di boria a sto punto non stona
Si è immaginato un bel girotondo.
Ma quell’Aznar, che è pure un amico,
Ha continuato a scuoter la testa
Con il Polacco scopertosi ardito
Ha rovinato la sua bella festa
Poi son venuti quei morti di fame
Dall’Argentina, pien di livore
i suoi sembravano giovani dame
intimidite a calciare un rigore.
Che settimana piena di sgarri
Ma da concreto uomo del fare
Si era incassato la Legge Gasparri
Era in attivo tra il prendere e il dare.
Per celebrar con Fede il Natale
Non c’è che attendere il rito scontato
Di quella firma presidenziale
Sul suo decreto tanto agognato.
Quando le è giunta l’infausta novella
Che il Presidente non firma la legge
E che si oppone alla Grande Sorella
ha convocato in gran fretta il suo gregge.
Regola d’oro, se perdi rilancia
Devi restare sempre in regia
Quando ha studiato la storia di Francia
Napoleone gli ha dato la via
In fondo è solo così che mi piaccio
Sempre in trincea, proclamo e mi batto
Prendo l’esempio dal Corso di Ajaccio
E mi incorono da me Rete Quattro
Legge Gasparri, voto compatto Il tema è noto, vuol gesti concreti, La soluzione è semplice e chiara, Ma il buon Gasparri, gran colpo a sorpresa Ha partorito il Sistema Integrato Cosa volete, nel grande canestro Fatta la legge il programma è compiuto Tutte le cose che premono al capo
Nuovo sistema per media e giornali
Con sguardo attonito prendiamo atto
Di cosa sian da noi i liberali
il pluralismo dell’informazione
soffoca e muore se tutte le reti
son controllate da un solo padrone
devi tagliare risorse ai più grandi,
che per le nuove tv non c’è gara
in un mercato così non ti espandi
Per far sembrare i giganti dei nani
Ha allontanato la cinepresa
E li ha ripresi molto lontani
Un’accozzaglia di stampa e tv
Pubblicità e quant’altro ha trovato
Da Eugenio Scalfari a Piero Pelù.
Anche sforzando i nostri occhi stanchi
Le reti Fininvest, ad esser maldestro
Al più ci appaiono larghe di fianchi
Falso in bilancio e sistema dei media
Non dedicando nemmeno un minuto
A quel conflitto che pure ci assedia
Son sistemate, torniamo a votare
Ora scriviamo un contratto daccapo
Appuntamento da Vespa a firmare.
La tendenza alla concentrazione del mercato televisivo è comune a tutti i paesi perché deriva dalle caratteristiche della concorrenza tra reti generaliste finanziate con la pubblicità. LItalia è un caso estremo per la presenza di due gruppi multicanale che rendono difficile lingresso di nuovi operatori anche in segmenti non coperti. E per una struttura proprietaria altrettanto fortemente concentrata. Lo sviluppo del digitale terrestre non è una soluzione, soprattutto perché non avverrà in tempi brevi.
Oggi voglio parlare di Gianfranco Il due di picche all’Umberto Bossi L’asso di quadri al lucido Follini La Peppa Tencia l’ha lasciata al Silvio Certo è un po’ strano che per dire queste cose Prendiamo atto che quella destra abbraccia * * * Sono contento ma l’incredulità rimane Se non fosse per le cose che ha affermato
che ha proposto il voto agli immigrati
con questa mossa astuta ha vinto il Banco
ed ora da le carte agli alleati
Con la speranza che lasci il panno verde
Quel diabolico ruspante saltafossi
Che riesce a vincere anche quando perde
Con cui i giochi di squadra sono tanti
Lui che ha addolcito un po’ la Bossi-Fini
Imponendo di sanare le badanti
Per dire chiaro che non farà più sconti
Che appenderebbe volentieri a Ponte Milvio
Oltre all’Umberto anche l’ottimo Tremonti
Riempiendo l’alleanza di cerotti
Sia ricorso a proposte coraggiose
Che piacciono a D’Alema e Bertinotti
L’idea che il Cingalese o il Filippino
Si porti dietro oltre alle sue braccia
Anche i diritti di ogni cittadino
Un tarlo fastidioso che lavora
Si è fatto vivo nella mente anche stamane
Risvegliandomi di colpo di buon ora
Sulle droghe leggere da proibire
Penserei che Gianfranco si è fumato
Quelle cose che propone di bandire
Una giornata senza acquisti. È stata promossa da alcune associazioni dei consumatori contro quello che viene considerato un generalizzato rialzo dei prezzi. È uniniziativa positiva? Al di là di anacronistiche tentazioni di ritorno a calmieri e prezzi amministrati, può contribuire a formare unopinione pubblica che spinga per attuare la riforma del commercio al dettaglio, liberalizzare alcuni servizi i cui costi gravano sulle imprese e, magari, opporsi ai protezionismi agricoli. Perché mercato e concorrenza sono il migliore e più efficace avvocato dei consumatori.
Ferie d’Agosto, la giusta quiete, E’ questo il tempo per prendere in mano Ma è mai possibile che quasi ogni volta Per riformare la Costituzione Se il capo ultras è all’uscio che bussa E poi il nostro Capo riceve in Certosa Lui lancia il sasso e ritira la mano E poi la sparata di fine estate Insomma, è riuscito a rompermi il fiato Così come il suo, se non vado errato,
Tempo per vivere e per pensare
Buone letture e accesso alla Rete
Le nuove idee mi vengono al mare
Spunti e intuizioni lasciati da parte
Il tempo libero è spazio sovrano
Per nuovi articoli e città d’arte
Dando un’occhiata distratta al giornale
La mia attenzione veniva distolta
Perché non siamo un paese normale?
A quattro Saggi han fatto ricorso
Li han proclamati per televisione
Almeno i giudici han vinto un concorso!
E vuol la squadra in serie B
Semplice, in fascia mettiamo La Russa
Ormai certe cose si affrontan così
Gli ospiti accoglie con faccia spavalda
Ha preparato con cura ogni cosa
Riempiendo di cactus la Costa Smeralda
E i suoi poi continuan con grande protervia
Attenti Piero, Carlo e Romano
Per voi va in onda Telekom Serbia
Sui giudici pazzi. Se Lei mi consente:
ma come le pensa ste cose insensate
che neanche a Benigni verrebbero in mente?
Mi sono distratto con cose meschine
Per calmar l’ulcera mi sono sfogato
Ma il mio mestiere non è scriver rime
E’ l’arduo ufficio del governare.
Quel suo contratto andrebbe onorato
E un po’ di silenzio, vorrei lavorare.
Canale 5 diventa il primo canale televisivo nel prime time, mentre la Rai è penalizzata da una strategia di programmazione più preoccupata dei costi che della qualità dei programmi. E avvantaggia le reti private regalando spettatori, e contratti pubblicitari più vantaggiosi, ma anche la possibilità di contenere le spese. I ravvicinati cambi e la litigiosità dei vertici aziendali hanno paralizzato decisioni importanti e portato a casi di concorrenza interna al limite dell’autolesionismo.
La relazione dellAutorità garante della concorrenza e del mercato evidenzia come liberalizzazioni insufficienti e rendite oligopolistiche in importanti settori siano un freno alla crescita delleconomia italiana. Perché si trasformano in maggiori costi per le imprese e rappresentano un fattore di svantaggio e di inefficienza nella competizione sui mercati internazionali.