Ogni condono fiscale comporta importanti costi sociali. In genere però dà almeno un aumento di gettito, seppure una tantum e di breve periodo. Quello prefigurato dal decreto fiscale ottiene il risultato paradossale di non aumentare neanche le entrate.
Autore: Nicola Sartori
Ricercatore di diritto tributario presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Milano-Bicocca. LL.M. e S.J.D. University of Michigan, School of Law
La definizione agevolata delle somme iscritte a ruolo non sembra essere altro che un condono fiscale. Elimina infatti sanzioni e interessi di mora per tributi non pagati. In più crea disuguaglianze tra contribuenti e non risponde agli obiettivi del governo. Un provvedimento per fare cassa.