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Autore: Paola Mariani

mariani Paola Mariani è professore associato di diritto internazionale nell’Università Bocconi. Insegna diritto internazionale privato e diritto dell’Unione europea. Fellow del Centre of European Law of the Dickson Poon School of Law - King's College London. Ha svolto attività di ricerca e seminariale presso la National University of Singapore, The Hague University, University of California Hastings College of Law e Penn State University - Dickinson School of Law. Pubblica in italiano e in inglese sui temi della corruzione internazionale, relazioni esterne dell’Unione europea, mercato interno europeo e regolazione.

Chi decide in Europa sugli accordi di libero scambio

La Corte di giustizia ha stabilito che negoziare e concludere accordi di libero scambio con paesi terzi è competenza esclusiva della Ue, con il controllo del parlamento europeo. Si rafforza l’impostazione attuale della politica commerciale comune.

Cina economia di mercato e la difficile scelta Ue

A dicembre scade una clausola del protocollo di adesione alla Wto e la Cina chiede il riconoscimento dello status di economia di mercato. Il parlamento europeo si è già pronunciato contro questa ipotesi. E la Commissione deve trovare una soluzione che non la esponga a sospetti di protezionismo.

Se sarà Brexit

La vittoria di Cameron alle elezioni rende più concreta l’ipotesi del referendum per l’uscita della Gran Bretagna dalla UE. Le regole sono fissate dai trattati e prevedono un negoziato con il paese che chiede il recesso. Si profila comunque un lungo periodo di incertezza, soprattutto per Londra.

I conti in sospeso tra Grecia e Germania

Le riparazioni della seconda guerra mondiale sono una partita ancora aperta? Se non fosse per la crisi finanziaria, la richiesta di Atene alla Germania andrebbe bollata come anacronistica. La profonda integrazione raggiunta nell’Unione Europea è il terreno ideale per soluzioni eque e condivise.

C’E’ UN LIMITE ALLA LIBERTA’ DI CIRCOLAZIONE

La libera circolazione delle persone costituisce una delle libertà fondamentali nel mercato interno europeo. Ma per i cittadini dell’Unione non è previsto un diritto di soggiorno illimitato. Se è superiore ai tre mesi, spetta solo ai lavoratori subordinati o autonomi e a chi dispone di risorse economiche sufficienti e di un’assicurazione malattia. La legge italiana di recepimento, poi, contemplalimitazioni al diritto di ingresso e di soggiorno per motivi di ordine pubblico. Perché sindaci e prefetti che chiedono più poteri sull’ordine pubblico non la applicano?

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