Alcune promesse elettorali del governo si scontrano con la necessità di non aumentare la spesa pensionistica. Si spiegano così la conferma dell’attuale impianto e le restrizioni per l’accesso alla pensione anticipata contenute nella legge di bilancio.
Autore: Paolo Giuliani
Giurista esperto nel settore della previdenza e assistenza obbligatoria e della previdenza complementare. Ha maturato competenze anche nel campo degli investimenti sui mercati finanziari e della contabilità finanziaria ed economico – patrimoniale. Ha svolto attività di docenza sia nell’ambito universitario che in quello della formazione professionale.
L’inflazione avrà un impatto significativo sulle uscite per pensioni delle casse di previdenza dei professionisti. Per ora, non si intravedono situazioni di squilibrio. Ma se il fenomeno si protrarrà, potrebbe essere necessario un aumento dei contributi.
I pensionati sono particolarmente esposti agli effetti dell’inflazione. Ma per contenere il peso della spesa pensionistica sui conti pubblici si ricorre a un adeguamento parziale dei trattamenti, specie se alti. Va trovato un equilibrio tra due esigenze.