La bassa crescita dell’Italia dipende da molteplici fattori. Tuttavia spesso si trascura il peso del deficit di innovazioni nell’organizzazione del lavoro e dello scarso coinvolgimento di dipendenti e rappresentanze sindacali. Il nostro paese è in questo campo uno dei fanalini di coda in Europa.
Autore: Paolo Pini
Professore ordinario di Economia Politic ed Economia del Lavoro e dell’Innovazione presso l'Università di Ferrara