La “fase 2” potrebbe penalizzare parecchio i lavoratori migranti. Svolgono infatti mansioni che li espongono di più al rischio contagio. E contemporaneamente cresce per loro il rischio povertà e quello di perdere il diritto al permesso di soggiorno.
Autore: Pietro Campa
Pietro Campa lavora come Research Assistant per il Migration Observatory del Centro Studi Luca d'Agliano e del Collegio Carlo Alberto. Ha conseguito un Master in Economics and Political Sciences presso l'Università degli Studi di Milano e si occupa principalmente di analisi di microdati per indagare il mercato del lavoro in Europa ed in Italia. I suoi interessi di ricerca riguardano soprattutto l'integrazione dei migranti nell'Unione Europea, con attenzione alle determinanti geografiche e alle conseguenze politiche di questo processo.