L’Europarlamento ha alleggerito il sistema di penalità per il superamento dei limiti CO2 previsto per il 2025, come chiesto dai produttori. Certi gli effetti sulle emissioni. Ma la mossa influirà anche sullo sviluppo dell’industria europea dell’auto.
Autore: Rachele Cavara
Rachele Cavara è ricercatrice in Management e Innovazione presso l'Università Ca' Foscari di Venezia. Si occupa di emissioni da mobilità ed è membro del Center for Automotive and Mobility Innovation (CAMI).
Ridurre le emissioni legate alla mobilità privata è necessario per tutelare la salute dei cittadini. L’obiettivo non è in contrasto con il recupero di competitività dell’industria europea dell’auto. Anzi, potrebbe rafforzare tutta la filiera.
I produttori di auto dicono di non essere pronti a rispettare i limiti alle emissioni previsti nel 2025, 2030 e 2035 e paventano scenari drammatici. Ma l’Europa non è chiamata a scegliere tra sopravvivenza dell’industria e lotta al cambiamento climatico.