I produttori di auto dicono di non essere pronti a rispettare i limiti alle emissioni previsti nel 2025, 2030 e 2035 e paventano scenari drammatici. Ma l’Europa non è chiamata a scegliere tra sopravvivenza dell’industria e lotta al cambiamento climatico.
Autore: Rachele Cavara
Rachele Cavara è dottoranda in Management presso l'Università Ca' Foscari di Venezia. Si occupa di emissioni da mobilità ed è membro del Center for Automotive and Mobility Innovation (CAMI).