Capita, soprattutto a Roma, che case costruite in edilizia convenzionata siano vendute a prezzi maggiorati rispetto a quanto stabilito nei bandi. E per l’acquirente è una brutta sorpresa dell’ultimo momento. La disparità di trattamento tra imprese di costruzione e cooperative e i controlli mancati.
Autore: Raffaele Lungarella Pagina 9 di 14
Raffaele Lungarella, laureato in scienze statistiche ed economiche, è stato docente a contratto di economia applicata nell'università di Modena e Reggio Emilia, dove è stato anche cultore della materia di economia politica. Ha diretto il nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici della regione Emilia-Romagna; dello stesso ente è stato responsabile dei servizi politiche abitative e lavori pubblici. È stato anche responsabile del servizio finanziamenti per l'innovazione tecnologica di una società finanziaria. Ora è in pensione.
Le nuove regole sui mutui devono rispondere al problema di conciliare l’esigenza di procedure più rapide e meno costose di recupero dei beni in garanzia con quella di tutelare chi è in difficoltà economica. Gli strumenti che abbiamo oggi a disposizione sono sufficienti? L’esempio della Spagna.
Emanato il regolamento che rende operativo il prestito vitalizio ipotecario. Ma non interviene sui due parametri dai quali dipende la convenienza per chi lo richiede: la percentuale del valore dell’abitazione finanziabile e il tasso di interesse da applicare. Un ampio mercato potenziale.
Contenere l’aggravarsi dell’emergenza abitativa e contribuire alla ripresa dell’edilizia: sono gli obiettivi principali del governo Renzi nelle politiche per la casa. Ma sono stati perseguiti con provvedimenti slegati e a volte contraddittori, quindi poco efficaci. Risorse e scelta delle priorità.
Il Parlamento si appresta a discutere un disegno di legge per limitare l’utilizzo di terreni agricoli per finalità diverse dalla coltivazione. Prevede meccanismi complessi e rischia di consolidare la mappa del consumo disegnata a livello locale. La riduzione in valore percentuale genera un paradosso.
La Cdp acquisisce la qualifica di istituto nazionale di promozione, gli organismi che hanno l’obiettivo di rafforzare il piano Juncker a livello nazionale. Per ottenere rapidi risultati sarebbe utile concentrare le risorse sui progetti bloccati per mancanza di finanziamenti pubblici e privati.
Nel 2014 il parlamento ha votato una legge contro l’occupazione abusiva delle case di proprietà pubblica. Anche sindaci e sindacati ne condivisero gli obiettivi. Ora però da più parti se ne chiede una revisione. Ma non bisogna dimenticare le ragioni di equità, oltre che di legalità, violate.
La Tasi sarà abolita e il governo restituirà ai comuni le risorse che ne ricavavano. Ma questa certezza non risolve tutti i problemi. I sindaci che non hanno applicato il livello massimo perdono comunque la possibilità di ricorrere a un gettito potenziale. E che accadrà all’aliquota aggiuntiva?
In molte regioni per concorrere all’assegnazione di una casa popolare serve un’anzianità di residenza. Non è un criterio efficace per riequilibrare il rapporto fra italiani ed extracomunitari assegnatari. Ma potrebbe essere usato come premio, rivedendo il sistema di punteggi e graduatorie.
Il Fondo europeo per gli investimenti strategici promuove il finanziamento delle piccole imprese e investimenti a lungo termine, soprattutto in infrastrutture. Ma l’obiettivo di generare 315 miliardi di investimenti aggiuntivi sembra difficile da raggiungere.