Negli ultimi dieci anni in Italia si è investito poco, soprattutto da parte del settore pubblico. Secondo le stime, la rinuncia è costata al paese 8 punti di Pil. Compensati in parte da export e consumi interni, che sono ora i più colpiti dalla pandemia.
Autore: Roberta Di Stefano
Ricercatrice all’Istat. La sua attività di ricerca, come responsabile e coordinatrice delle attività, riguarda l’analisi dei dati di finanza pubblica, con particolare attenzione alle politiche degli enti locali. Tra le pubblicazioni, oltre quelle istituzionali presenti sul sito Istat, collabora dal 2014 al Rapporto “La finanza territoriale” (Rapporti 2014 -2016 editi da Giuffrè, Rapporto 2017 edito da Rubettino). In qualità di rappresentante Istat ha preso parte a diversi Gruppi di lavoro interistituzionali riguardanti le tematiche di finanza pubblica. Dal 2011 è membro dell’AisRe (Associazione Italiana di Scienze Regionali).
La cancellazione della legge Fornero significherebbe rinunciare a circa 330 miliardi di euro di risparmi cumulati fino al 2045. Si potrebbe invece ipotizzare un’uscita graduale dal mondo del lavoro, facendo leva sul part time. Dove trovare le risorse.