Un clima ostile ha ostacolato a lungo una nuova organizzazione del lavoro. Tutto è cambiato con la pandemia. Lo smart working ha un grande potenziale di mutamento economico e socio-culturale. Resta da vedere come sarà attuato in Italia.
Autore: Rosita Zucaro
Ricercatrice INAPP, PhD in formazione della persona e mercato del lavoro. È co-ideatrice, docente e coordinatrice del Master universitario di II livello in Management del Welfare, Università Ca’ Foscari di Venezia. Presso il medesimo Ateneo è stata assegnista di ricerca, ed è cultrice della materia e componente della Commissione di certificazione dei contratti di lavoro. Già avvocata giuslavorista ha esercitato la professione per oltre dieci anni. Ha partecipato come esperta a progetti di ricerca europei e nazionali, e nel biennio 2018-2020 è stata consulente senior del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri in materia di smart working. È autrice di ricerche e pubblicazioni, in lingua italiana e inglese, per riviste scientifiche, specialistiche e testate giornalistiche, e di opere collettanee. Temi principali di ricerca smart working, welfare aziendale e contrattuale, work-life balance.