Nessuno riesce a domare le cause vere di una crisi che ha provocato costi incalcolabili: comprendono, oltre alle falle enormi nella regolazione, anche il livello insopportabile delle disuguaglianze nei paesi sviluppati e i grandi sbilanci del commercio mondiale. Se si prova a intervenire si sbatte contro il muro degli interessi di chi vuol continuare a profittare dell’attuale stato di cose. Il mondo sviluppato non reggerebbe a una seconda ondata di crisi finanziarie, ma per la lobby finanziaria la regolazione è un inutile intralcio. Facendoci così correre nuovi rischi.