Serve all’Italia un nuovo servizio pubblico televisivo che garantisca ai cittadini l’accesso a contenuti di interesse pubblico di qualità, la sostenibilità economica dei servizi e un sistema di regolamentazione improntato alla trasparenza e all’indipendenza degli organi di governo da quelli di controllo. Utile perciò guardare all’esperienza britannica del “Communication Act”, che ha ridefinito la nozione stessa di televisione pubblica e, di conseguenza, di quella commerciale. Ma ha anche rivisto struttura, organizzazione e funzionamento della Bbc.
Autore: Serafino Abate
Attualmente impiegato come Competition Policy Manager presso la Office of Communications (Ofcom), l’autorità della concorrenza per il settore dei media e delle telecomunicazioni Britannica, si occupa di politiche economiche per la promozione della concorrenza per l’industria mobile e per l’industria delle telecomunicazioni fisse. Ha più di sette anni di esperienza nel settore, maturati lavorando a contatto con I principali operatori del mercato in Europa e nel Mondo. In precedenza, era responsabile della ricerca economica per una società di consulenza specializzata nel mercato delle telecommunicazioni con sede a Londra. E’ un economista specializzato in regolamentazione economica ed organizzazione industriale laureato presso l’Università degli Studi di Firenze. Ha conseguito un Master of Science presso l’Università di Brisol con una tesi sul costo del capitale delle imprese regolamentate.