Una montagna di crediti deteriorati pesa sui bilanci delle banche ed è uno degli ostacoli principali alla ripresa della concessione di prestiti alle imprese. Per uscire dal circolo vizioso, i grandi istituti potrebbe costituire una società cui trasferire la gestione delle posizioni in sofferenza.
Autore: Sergio Lugaresi
Consulente indipendente e project manager all’ABI, è’ stato Senior Vice President, Head of Regulatory Affairs del Gruppo UniCredit (2007-2013). Precedentemente è stato Chief Economist in Banca di Roma e nel Gruppo Capitalia (1997-2007). Nel periodo 1992-1995 ha lavorato al Fondo Monetario Internazionale, ed è rimasto successivamente membro del suo “expert panel”. Si è laureato in economia all’Università di Modena nel 1982 e ha ottenuto il Dottorato di Ricerca in Economia all’Università di Bologna nel 1987.
Ha pubblicato diversi paper e alcuni libri sulla politica economica e monetaria, l’economia industriale, la gestione del rischio di credito e la politica fiscale.
La gestione delle crisi bancarie è la parte più delicata nella costruzione dell’unione bancaria. È solo tramite un meccanismo unico che si può realmente scindere il legame tra debito delle banche e debito sovrano. Il bail-in ha un ruolo eccessivo, mentre va visto come strumento di ultima istanza.