La situazione dei lavoratori stagionali in agricoltura è stata resa ancora più difficile dalla pandemia, mentre la regolarizzazione non ha dato risultati significativi. Servono soluzioni strutturali per dare dignità e sicurezza al lavoro degli “invisibili”.
Autore: Silvia Coderoni
Silvia Coderoni è ricercatrice presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore. Si è laureata ed ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università Politecnica delle Marche di Ancona. Si occupa prevalentemente di tematiche di economia e politica ambientale ed agraria.
Regolarizzare i braccianti stranieri irregolari potrebbe non essere sufficiente a coprire il fabbisogno di lavoratori agricoli stagionali. È opportuno attivare i “corridoi verdi” previsti dalla Commissione europea, consentendo l’ingresso in sicurezza.