Si parla molto di Grecia, ma senza soffermarsi sulla situazione effettiva delle sue finanze. I dati dicono che a gennaio 2015 il saldo primario è stato inferiore al target fissato, al contrario di quanto accaduto per quasi tutto il 2014. Ecco perché potrebbe essere un problema per Varoufakis.
Autore: Silvia Merler
Silvia Merler è capo della ricerca all'Algebris Policy & Research Forum. La sua ricerca si concentra su temi di politica economica Europea, con attenzione a macroeconomia e finanza. Prima di Algebris, Silvia è stata Affiliate Fellow a Bruegel – think tank di politica economica di Bruxelles – e come analista economica alla Direzione Generale Affari Economici e Finanziari della Commissione Europea. Silvia detiene una laurea e una laurea specialistica in economia e scienze sociali all'Università Bocconi di Milano, ed è PhD candidate in studi europei alla Johns Hopkins School of Advanced International Studies (SAIS).
La Grecia è di nuovo sotto pressione sui mercati dopo i primi passi del Governo Tsipras. Ma oggi chi è esposto al rischio greco? Scontato l’aumento del peso dei creditori pubblici nella struttura del debito, la lenta ripresa degli investimenti privati è forse un segnale di ritorno alla fiducia.
L’aumento della disoccupazione giovanile determinato dalla crisi negli Stati del Sud Europa è stato drammatico. Restare disoccupati a lungo può rendere difficile la ricollocazione, anche per i cambiamenti nella struttura produttiva dei paesi. La bolla immobiliare e i lavoratori a bassa istruzione.
Non c’è solo il deficit di capitale di alcuni istituti, evidenziato dallo stress test. I nodi del sistema bancario italiano non sono mai stati affrontati in modo adeguato e ora la scarsa profittabilità e la crescita delle sofferenze pesano sul credito. Consolidamento e ruolo delle fondazioni.
La prima tranche del programma Tltro ha avuto risultati inferiori alle attese. Per la Bce è fondamentale riappropriarsi del controllo sul proprio bilancio, tramite misure che siano meno guidate dalla domanda del settore bancario, per garantire l’efficacia della lotta alla bassa inflazione.
Finalmente i paesi dell’Eurozona hanno trovato un accordo sulla ricapitalizzazione diretta delle banche da parte del Meccanismo di stabilità europeo. E tuttavia le condizioni e le richieste per accedervi appaiono troppo stringenti per spezzare il legame tra banche e Stati sovrani in difficoltà.