Il Dma nasce come strumento per aumentare la contendibilità dei mercati digitali nel mercato interno. Mentre la Commissione è alle prese con la sua piena attuazione, gli Usa premono per alleviarne l’impatto. Ma non può diventare un’arma negoziale.
Autore: Stefano Pietrosanti
È un consigliere presso la Divisione Normativa, Ricerca e Supporto Tecnico dell’Unità Euro Digitale della Banca d’Italia. In precedenza, ha lavorato presso la Federal Reserve Bank of Philadelphia (research analyst) e presso la University of Pennsylvania (research assistant) dove ha conseguito il dottorato. Si occupa soprattutto di finanza e macroeconomia. Sito personale: https://sites.google.com/sas.upenn.edu/stefanopietrosanti