Ringraziamo il direttore dell’Acri per l’attenzione dedicata al nostro intervento sul tema delle fondazioni bancarie, un po’ meno per il tono della sua risposta.
Autore: Tito Boeri Pagina 11 di 38
Tito Boeri è professore di economia presso l'Università Bocconi di Milano e Senior Visiting Professor alla London School of Economics. È stato senior economist all’Ocse, consulente del Fmi, della Banca Mondiale, della Ue, dell’Ilo oltre che del governo italiano. Dal marzo 2015 al febbraio 2019 ha ricoperto la carica di Presidente dell'Inps. È Consigliere Scientifico della Fondazione Rodolfo Debenedetti. È stato editorialista del Sole24ore, de La Stampa e de La Repubblica e ha collaborato con quotidiani esteri quali il Financial Times e Le Monde. È tra i fondatori del sito di informazione economica www.lavoce.info e del sito federato in lingua inglese www.voxeu.org.
I primi dieci anni de Lavoce.info raccontati come sappiamo fare meglio: in numeri e grafici. Le slides della presentazione di Tito Boeri al Convegno del 4 luglio 2012, in occasione del decennale del nostro sito. Scarica il pdf in allegato.
Le slides della presentazione tenuta dal professor Pietro Garibaldi al Convegno del 4 luglio in occasione del decennale de Lavoce.info. Scarica il pdf.
Tutti insieme appassionatamente, politici, banchieri, membri del governo e capi delle fondazioni hanno celebrato il futuro delle fondazioni. Che però non promette bene. Come rivela uno studio di Mediobanca, la loro redditività e la loro efficienza sono ridotte al lumicino. Mentre i pletorici board sono la rappresentazione della spartizione politica, senza vere competenze all’interno. La separazione tra fondazioni e banche è improrogabile per la salute stessa del capitalismo italiano, soprattutto in tempo di crisi.
La vicenda degli esodati è frutto di una serie di errori. Soprattutto c’è stata una gravissima assenza di notizie: né lInps, né il ministro hanno reso pubblici i dati sui lavoratori a vario titolo coinvolti in processi di ristrutturazione con pensionamento anticipato. Se lo avessero fatto per tempo, la riforma varata a novembre avrebbe potuto essere più flessibile sull’età di pensionamento e avrebbe potuto prevedere soluzioni che tenessero conto degli incentivi dei lavoratori ad andare in pensione come delle scelte dei datori di lavoro. La soluzione ancora possibile.
Il mondo del calcio viene investito da una nuova ondata di scandali. L’economia può aiutare a comprendere cosa sta avvenendo e come prevenire che si ripeta? Proviamo a rispondere con un estratto da uno dei primi tre libri della serie de lavoce.info in collaborazione con Il Mulino per festeggiare i dieci anni di vita di questo sito: “Parlerò solo di calcio” (108 pagine, 10 ) in cui Tito Boeri viene intervistato da Sergio Levi.
Il principale difetto della riforma Brunetta era il rilievo assoluto dato alla valutazione individuale, con fasce di valutazione definite per legge e deresponsabilizzazione della dirigenza. Il ministro Patroni Griffi rinnega quella proposta, ma sembra voler distanziare quanto più possibile il pubblico impiego dalla nuova normativa del settore privato, per esempio nella disciplina dei licenziamenti. Un impiego pubblico più efficiente deve invece basarsi su un sistema premiale, con obiettivi chiari e misurabili, nel quale ciascuno si assume le proprie responsabilità. A partire dal ministro.