Indicatori affidabili delle competenze degli studenti servono a orientare le decisioni pubbliche in materia di istruzione e quelle delle imprese sul mercato del lavoro. La misura più vantaggiosa sono i voti scolastici. Non in Italia, dove gli insegnanti sembrano replicare un criterio di votazione “relativa” all’interno delle classi più che confrontarsi con un metro nazionale. E dove di fatto non sono ancora stati definiti standard di apprendimento. Ora ci sono le premesse per un cambiamento. Che deve partire dalla costruzione di un sistema di valutazione nazionale.