L’innovazione tecnologica richiede sempre più dati. Un’esigenza che va contemperata con quella della tutela dei diritti personali, in un’opera di bilanciamento che chiama in causa tutti: autorità di regolazione, grandi società e cittadini comuni.
Autore: Vitalba Azzollini Pagina 1 di 3
Vitalba Azzollini, giurista, lavora presso la Consob, Commissione nazionale per le società e la borsa. È autrice di articoli e contributi in materia giuridica, nonché di paper per l’Istituto Bruno Leoni (IBL). Ha contribuito a due libri dell'IBL (“Il pubblico ha sempre ragione? Presente e Futuro delle Politiche Culturali” e “Noi e lo Stato. Siamo ancora sudditi?”).
Il nuovo Codice degli appalti “cancella” la certificazione della parità di genere. Ma se le politiche non sono più vincolanti o premianti, le adotterà un numero minore di aziende. Mettendo a rischio anche il raggiungimento degli obiettivi del Pnrr.
Dopo un iter istruttorio travagliato, il Garante privacy irlandese ha irrogato una sanzione a WhatsApp. Il caso ha consentito di verificare in concreto alcune disfunzioni del principio dello “sportello unico”. Ma anche la loro risoluzione.
Il contagio da coronavirus è stato equiparato all’infortunio sul lavoro. Ma sarebbe stato meglio esplicitare che ciò vale solo ai fini del trattamento assicurativo, senza alcuna presunzione di responsabilità, civile o penale, del datore di lavoro.
La tutela di dati personali è uno dei diritti fondamentali della persona. Può essere limitato in caso di emergenza, come lo è adesso quella sanitaria. Ma solo a determinate condizioni: temporaneità, necessità e proporzionalità delle misure restrittive.
La UE affronta epidemie come il coronavirus attraverso un complesso sistema di raccolta informazioni. L’obiettivo è accelerare l’identificazione di potenziali pericoli e permettere una risposta tempestiva. Il tempo dirà se in questo caso ha funzionato.
Come garantire la sicurezza stradale e un più ampio utilizzo di nuovi mezzi sostenibili come i monopattini? Le tante regole generali e quelle a carico dei comuni non favoriscono certo l’obiettivo di renderli strumenti alternativi ai veicoli a motore.
Il nuovo governo abolirà le due leggi sicurezza approvate dal precedente, come chiede il Pd? Oppure si limiterà a ridimensionarle, come vuole il M5s? In realtà, il Testo unico sull’immigrazione regola già tutta la questione, rispettando la Costituzione.
Sono davvero tanti gli esempi di norme introdotte dal governo gialloverde per rendere difficile la vita degli immigrati che vivono in Italia. Il razzismo è un problema culturale, non si risolve per legge. Ma la legge non dovrebbe contribuire ad aggravarlo.