La Savings and Investments Union della Commissione europea traccia nuove regole per le cartolarizzazioni. L’obiettivo è conciliare lo sviluppo dei mercati con la stabilità degli intermediari. Il richiamo alla prudenza delle autorità di vigilanza.
Autore: Vito Bevivino
Vito Bevivino è Ricercatore di diritto dell’economia presso l’Università Ca’ Foscari Venezia, dove insegna Banking and Finance Law e Competition Law, ha svolto attività di ricerca presso l’Università di Firenze ed è stato Lecturer di Business and Commercial Law nell’Università di Pisa. Ha conseguito
l’abilitazione come Professore associato. Nel 2017 è stato Senior Legal Analyst presso la Decision-Making Policy Section del Directorate Secretariat to the Supervisory Board della BCE. Si occupa di capitale bancario e strumenti di capitalizzazione e di altre tematiche in materia di diritto bancario e societario, FinTech e rischio sistemico.
La tassazione degli extra-profitti bancari potrebbe distogliere l’impiego degli utili da altre destinazioni sia a livello prudenziale sia per lo svolgimento dell’attività bancaria. E il gettito previsto non basta per gli impegni ipotizzati dal governo.
La sottoscrizione di capitale delle banche da parte delle autorità pubbliche può già avvenire nel rispetto delle regole europee sugli aiuti di stato e di quelle prudenziali. Nessuna conseguenza per gli amministratori se gli istituti trattengono gli utili.