La presenza in classe di bambini stranieri o appartenenti a minoranze porta a risultati leggermente più bassi nei test di valutazione. Forse per un minor impegno di studenti, genitori e insegnanti? I risultati di uno studio sulle scuole di Taiwan.
Autore: Yves Zenou
Yves Zenou possiede la Richard Snape Chair in Economia e Commercio presso il dipartimento di Economics della Monash University (Melbourne, Australia). È anche affiliato al Research Institute of Industrial Economics (IFN, Stoccolma), al Center for Economic Policy Research (CEPR, Londra) e all'Istituto per lo studio del lavoro (IZA, Bonn). È membro della Royal Swedish Academy of Sciences, membro straniero della SAET Economic Theory Fellow e membro dell'Accademia delle scienze sociali in Australia. La sua ricerca si concentra su economia dei network, economia urbana e del lavoro.
Un’indagine ha raccolto dati su attitudini religiose, caratteristiche socioeconomiche e luogo di residenza delle minoranze etniche nel Regno Unito negli anni Novanta. Anche se occorre molta cautela, appare evidente una spiccata specificità dei musulmani nel processo di integrazione. Che non si accorda con i principi alla base della maggior parte delle politiche di immigrazione in Europa, focalizzate sull’innalzamento del livello di istruzione e soprattutto sull’integrazione geografica.