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Categoria: Concorrenza e mercati Pagina 35 di 82

Sessantuno sfumature di turismo

Praticamente alla fine del mandato, il Governo Monti ha presentato un Piano strategico per il turismo. Articolato su sessantuno linee di azione, guarda solo ai mercati esteri e punta a rafforzare il ruolo del ministro. Con buona pace delle Regioni, che pure sulla materia hanno potestà esclusiva.

L’Irap funesta che strozza le imprese

Una fetta consistente di imprese è costretta a versare imposte anche se registra una perdita. Sono colpite in modo particolare le piccole dimensioni. Essenzialmente è colpa dell’Irap, che ha una base imponibile molto più ampia dei profitti. Ed è allora su quell’imposta che bisogna agire.

Rc-auto: ma la concorrenza dov’è?

Chiusa l’attesa indagine conoscitiva dell’Antitrust sul settore Rc-auto. Conferma una situazione già conosciuta, con premi più elevati rispetto agli altri paesi europei. Ma i suggerimenti dell’Autorità non prendono in considerazione le cause del problema, legate a un mercato non concorrenziale.

Se tutti pagano a 30 giorni

Dal 1° gennaio sono cambiati i termini di pagamento per i contratti tra imprese e tra imprese e pubbliche amministrazioni. Se applicata in modo efficace, la nuova normativa potrebbe favorire lo sviluppo delle aziende innovative. I risultati di una ricerca su 490 imprese nel periodo 2003-2008. 

La tassa di Robin, re dei pasticcioni

Con una relazione al Parlamento, l’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha confermato che, di fronte a un aumento delle imposte, le imprese che possono farlo alzano i prezzi. E non c’è niente che possa evitarlo. Se non far funzionare la concorrenza. Peccato che (quasi) nessuno lo voglia.

Il regolatore riluttante

Il nuovo anno porta tanti aumenti delle tariffe dei servizi di pubblica utilità. Eppure molte delle imprese che li forniscono sono pubbliche e perlopiù sottoposte al controllo di autorità indipendenti. Una ricerca spiega i motivi per i quali i regolatori sono timidi nel tagliare gli extraprofitti.

Quello che serve alle start-up

L’economia comportamentale suggerisce che per incentivare un’attività molto rischiosa con elevati tassi di insuccesso, come una start-up, non sono necessari gli incentivi fiscali, quanto meccanismi assicurativi che consentano un atterraggio morbido nella probabile ipotesi che le cose vadano male.

Le lobby in aula, freno alle liberalizzazioni

Potenzialmente incisiva nel medio periodo la separazione di Snam rete gas da Eni. In campo assicurativo misure poco incisive, sulla liberalizzazione delle farmacie tutto è ancora da vedere, quanto ai taxi niente di fatto. Potenza delle lobby. E l’autorità dei trasporti, istituita da vari mesi, non riesce a decollare.

L’ambasciator porta lo smartphone

Si chiama “diplomazia per la crescita”. È il tentativo di trasformare l’immagine del mondo dei diplomatici dalle tradizionali feluche ai panni dei manager dotati delle tecnologie più aggiornate. Per affrontare la complessità della globalizzazione. Dopo il salvataggio dell’Ice, rimane ancora molto da fare.

Le perfezioni provvisorie della tariffa idrica

Senza un compromesso tra il rispetto dei risultati del referendum sull’acqua e la necessità di coprire il costo dei finanziamenti, la definizione della tariffa idrica -con un metodo solo teoricamente corretto- rischia di bloccare il sistema. Mentre il settore ha una grande necessità d’investimenti.

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