Lavoce.info

Categoria: Conti Pubblici Pagina 32 di 102

La politica di bilancio scommette sul cuneo fiscale

Nel contesto favorevole del 2014 e 2015 la politica di bilancio italiana ha goduto di spazi di manovra più ampi. La maggior parte delle misure adottate punta alla riduzione del cuneo fiscale. Solo i numeri diranno se è stata la scelta giusta per la ripresa o se abbiamo sprecato una buona occasione.

Cosa fare se la crescita rallenta

Nel primo semestre 2016 i consumi rallentano, mentre prosegue l’aumento della produzione industriale. Per rilanciare subito la crescita si comincia riducendo il carico fiscale sui consumatori, non quello sulle imprese. E c’è da riaprire il cantiere delle riforme che servono. Completando la riforma della Pa.

Quel circolo diabolico tra debito bancario e sovrano*

La costruzione dell’Unione bancaria mira a scindere l’abbraccio tra banche e debiti sovrani. Manca però l’Edis, il terzo pilastro necessario per raggiungere un’effettiva condivisione del rischio tra paesi dell’Eurozona.

Flessibilità, un dividendo a termine

Nel 2015 l’Italia ha beneficiato della flessibilità delle regole fiscali per rallentare il consolidamento dei conti pubblici. Unico paese che non ha centrato gli obiettivi sul deficit pubblico senza incorrere nelle sanzioni della Commissione. Trattamento speciale anche nelle ultime raccomandazioni.

Crescita: piccolo è brutto, ma a volte conviene

Perché la ripresa dell’economia italiana resta anemica? Si può accusare la piccola dimensione delle imprese, che ostacola gli investimenti e l’innovazione. Ma a determinare la competitività è il confronto tra produttività e costi. E questi ultimi per le grandi aziende sono di gran lunga più alti.

In arrivo la valutazione delle opere pubbliche

L’allegato Infrastrutture al Def dichiara per la prima volta la volontà di valutare tutte le opere in modo omogeneo. E anche di procedere a una revisione di scelte già fatte in funzione di mutate condizioni di mercato. Un grande potenziale innovativo che potrebbe essere limitato da pre-giudizi.

Def: la scommessa di Renzi

Il Def 2016 conferma la strategia del governo di una discesa graduale del deficit effettivo e del rapporto debito pubblico-Pil, pur con una politica fiscale moderatamente espansiva. È una scommessa che si basa su previsioni ottimistiche di crescita del Pil. Condizioni per ottenere la flessibilità.

Aspettando il Def

I conti pubblici nel 2015 hanno rispettato gli obiettivi. Ma determinante è stato il ruolo della Bce. Per il 2016 il rallentamento della crescita nominale rispetto alle previsioni minaccia il raggiungimento di quanto programmato su deficit e debito. Perché è importante il buon rapporto con l’Europa.

La sgradevole algebra della crescita 2016

L’economia italiana continua a crescere, ma senza mettere il turbo. Se continua così, la crescita 2016 rimarrà al di sotto dell’1 per cento. Rispetto alle riprese del passato a partire dal 1999 mancano il traino delle esportazioni e degli investimenti.

Sul populismo economico non tramonta mai il sole

Nei momenti di crisi è facile che la politica sbandi verso proposte populiste. Anche in economia. Ma non è prospettando irrealistiche soluzioni win-win (botte piena e moglie ubriaca) che si rilancia la crescita. Perché poi il conto da pagare arriva. Anche più salato.

Pagina 32 di 102

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén